Un corretto stile di vita prevede, accanto ad una sana e varia alimentazione, lo svolgimento di una regolare attività fisica.
La combinazione di queste due componenti consente, infatti, di prevenire in modo ancora più efficace le malattie croniche e favorire il mantenimento di un corretto peso corporeo, riducendo l’insorgenza di sovrappeso e obesità, noti fattori di rischio per lo sviluppo di queste patologie (tumori, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, malattie neurodegenerative).
Ma attenzione a mangiare troppo e in maniera disordinata e scorretta dopo un allenamento in palestra! Reintegrare liquidi e nutrienti, dopo l’attività sportiva, è cruciale, ma va fatto con criterio ed in modo proporzionale rispetto alla tipologia di esercizio svolto e alla sua intensità. È evidente, inoltre, che le necessità nutrizionali di un atleta di endurance professionista, dopo una gara, saranno molto diverse da quelle di un amatore che ha svolto 45 min-1 ora di palestra.
Tenendo bene a mente le premesse precedenti, una volta finito l’allenamento, l’arco di tempo adeguato per mangiare, chiamato “finestra anabolica”, si colloca tra i 30 minuti e le 2-3 ore dal termine dell’attività sportiva. In questo particolare lasso di tempo, infatti, il fisico è più “predisposto” a recuperare fluidi ed elettroliti (come sodio e potassio) persi con lo sforzo, ripristinare le scorte di glicogeno muscolare ed epatico e rigenerare le fibre muscolari “danneggiate” con l’allenamento.
Come comportarci, in pratica, una volta terminata una sessione di attività fisica?