Secondo i dati Eurostat riferiti al 2023 l’Italia è il paese europeo con la più alta percentuale di anziani, di età pari o superiore ai 65 anni, sulla popolazione totale (24%). Questo andamento è destinato ad aumentare, sia nel nostro paese che nel mondo: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, ha previsto che, entro il 2050, una persona su cinque avrà più di 60 anni.
L’aumentata longevità, però, ha lo svantaggio di comportare anche dei progressivi problemi di salute, in gran parte dovuti ai cambiamenti metabolici legati all’età, che influenzano le funzionalità dell’organismo e/o a scorretti stili di vita, protratti nel tempo.
Tra i più ricorrenti troviamo:
Per rallentare, contrastare e/o affrontare al meglio le problematiche associate al processo di invecchiamento, in modo da ottenere una “vecchiaia di successo”, è cruciale seguire un corretto stile di vita, che comprenda una sana alimentazione e un’adeguata attività fisica, adatte ai bisogni speciali di questo periodo della vita.
Anche gli over 65 dovrebbero seguire le regole base del Piatto Smart:
Oltre a questi suggerimenti, però, è opportuno seguire altri consigli, specifici per questa categoria.
Durante l’invecchiamento, a parità di consumo proteico nella dieta, la formazione di proteine muscolari è meno attiva. Per conservare la massa muscolare, oltre all’esercizio fisico, la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) raccomanda agli over 60 di aumentare gli apporti proteici, dagli 0,9 g/kg al giorno, della popolazione generale, agli 1,1-1,5 g/kg. In pratica, una donna di 70 anni che pesa 65 kg, dovrebbe assumere dai 71,5 ai 97,5 g di proteine al giorno. Importante, però, è anche la tipologia degli alimenti proteici che si assumono, che devono contenere un’adeguata proporzione di “aminoacidi essenziali”, i mattoncini che formano le proteine che devono essere necessariamente assunti con la dieta. Un aminoacido essenziale in particolare non dovrebbe mancare nella dieta degli anziani: la leucina, importante per stimolare la sintesi proteica nel muscolo.
Con l’avanzare dell’età si assiste anche alla demineralizzazione delle ossa (molto evidente nelle donne dopo la menopausa, ma presente anche negli uomini, in particolare dopo i 70 anni), con conseguente perdita di calcio, che può portare all’osteoporosi. Per questo è importante, oltre ad evitare il fumo, l’abuso di alcol e la sedentarietà, ottenere un corretto apporto di calcio (1100 mg al giorno) con l’alimentazione:
La perdita di massa magra, durante la terza età, si accompagna ad un aumento di massa grassa, specie se già in età adulta era presente un sovrappeso o un’obesità. Un aumento eccessivo dell’indice di massa corporea e/o della circonferenza vita, innalza il rischio di sviluppare numerose patologie croniche.
Per questo motivo è importante:
La diminuzione di massa magra, comporta una diminuita quantità di acqua corporea totale, questo, unito al fatto che gli anziani percepiscono in maniera inferiore lo stimolo della sete, li mette a rischio di disidratazione, in modo particolare nella stagione estiva.
Per contrastare questo fenomeno: