Castagna Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Parte edibile (%) | 85 |
Energia (kcal): | 165 |
Acqua (g) | 55,8 |
Proteine (g): | 2,9 |
Lipidi (g): | 1,7 |
Carboidrati disponibili (g): | 36,7 |
Amido (g): | 27,8 |
Zuccheri solubili (g): | 8,9 |
Fibra totale (g): | 4,7 |
Castagna Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Potassio (mg): | 395 |
Calcio (mg): | 30 |
Magnesio (mg): | 33 |
Vit. B3 Niacina (mg): | 1,11 |
La castagna è il frutto della pianta Castanea appartenente alla famiglia delle Fagaceae. La specie più diffusa è la Castanea sativa Mill., originaria del Mediterraneo e tipica dell’Europa, ne esistono tuttavia anche varietà asiatiche e nord americane. I boschi di castagni sono presenti in gran numero in Italia, da nord a sud, e le varietà più rinomate si concentrano in Piemonte, Toscana e Campania. Il periodo di raccolta va dalla fine di settembre all’inizio di novembre.
Per secoli le castagne hanno rappresentato la principale fonte di nutrimento delle popolazioni montane durante l’autunno e l’inverno e per questo sono anche dette “pane dei poveri”. La loro farina si presta, infatti, ad essere utilizzata in molte preparazioni come polenta, castagnaccio o frittelle.
La castagna si differenzia dalle altre tipologie di frutta a guscio poiché presenta una bassa percentuale di lipidi e un elevato contenuto di carboidrati, rappresentati principalmente da amido. Ottimo è anche l’apporto di fibra, che contribuisce a mantenere nella norma i livelli di colesterolo nel sangue e a proteggere l’apparato gastrointestinale da numerose patologie. La presenza di amido e fibre conferisce alle castagne un buon potere saziante, che le rende adatte ad essere consumate anche come spuntino tra i pasti principali.
Per quanto riguarda i micronutrienti, il più rappresentato è sicuramente il potassio che, contrastando l’azione ipertensiva del sodio, favorisce il controllo della pressione arteriosa. Discreto è anche il contenuto di magnesio: 8-10 frutti, circa 100 g, coprono quasi il 15% del fabbisogno giornaliero per un adulto.
Come avviene per tutti gli alimenti fonte di amido, i metodi di cottura e lavorazione ne modificano la struttura chimica, e questo ha un effetto differente sui livelli di glucosio nel sangue. Le castagne bollite, quindi, hanno un impatto maggiore sui livelli di glicemia dopo il consumo, seguite da quelle arrostite e, per ultime, dalle castagne secche, alimento tipico della tradizione orientale ma diffuso ampiamente anche in Italia.
La castagna è un frutto dalle mille risorse! Può essere consumata da sola, arrostita o bollita oppure utilizzata per arricchire zuppe o insalate. La farina di castagne, inoltre, è priva di glutine, quindi i dolci o le preparazioni che la contengono possono essere consumati anche da persone celiache. In ogni caso, essendo un alimento ricco di amidi è bene non eccedere con il consumo, specie dopo i pasti, e rimanere all’interno delle porzioni consigliate.