Melanzane Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Parte edibile (%) | 92 |
Energia (kcal): | 20 |
Acqua (g) | 92,7 |
Proteine (g): | 1,1 |
Lipidi (g): | 0,1 |
Carboidrati disponibili (g): | 2,6 |
Zuccheri solubili (g): | 2,6 |
Fibra totale (g): | 2,6 |
Melanzane Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Potassio (mg): | 184 |
Magnesio (mg): | 14 |
Vit. B3 Niacina (mg): | 0,6 |
Vit. B5 Ac. pantotenico (mg): | 0,2 |
La melanzana è il frutto della pianta Solanum melongena appartenente alla famiglia delle Solanacee. Originaria dell’India, si è diffusa in Europa solo a partire dal XV secolo grazie agli Arabi che la portarono prima in Spagna e poi in Italia. Nel nostro paese la produzione si concentra maggiormente in Puglia, Campania, Sicilia, Calabria e Lazio. È considerata di stagione da giugno ad ottobre.
L’ortaggio è composto prevalentemente da acqua, di conseguenza il contenuto calorico è molto basso. È opportuno sottolineare che se la melanzana viene consumata fritta, il conto delle calorie aumenta notevolmente a causa della quota di grassi che viene assorbita. Meglio prediligere la cottura in padella, in acqua o alla griglia, o altre tecniche che non prevedano l’utilizzo di grassi in cottura.
Interessante il contenuto di fibra e potassio che insieme contribuiscono a proteggere il sistema cardiovascolare. Ciò è possibile grazie alla modulazione della pressione che esercita il potassio attenuando gli effetti del sodio e grazie al controllo dell’assorbimento del colesterolo attuato da parte della fibra a livello dell’intestino. E non è poca quella contenuta nella melanzana, una porzione è in grado di soddisfare circa un quinto del quantitativo che dovrebbe essere assunto quotidianamente.
L’alimento presenta anche un buon contenuto di vitamine del gruppo B: niacina, fondamentale per il processo di respirazione cellulare, e acido pantotenico, utile nel metabolismo dei nutrienti.
Il consiglio in cucina è quello di non sbucciare mai la melanzana per evitare di perdere dei preziosi pigmenti che si accumulano nella buccia e conferiscono all’ortaggio il classico colore viola. Tali composti sono le antocianine, molecole appartenenti alla famiglia dei flavonoidi in grado di svolgere ruoli protettivi per la salute. Diversi studi hanno dimostrato come gli antociani possano agire sulla riduzione del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.