Carote Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Parte edibile (%) | 95 |
Energia (kcal): | 39 |
Acqua (g) | 91,6 |
Proteine (g): | 1,1 |
Lipidi (g): | 0,0 |
Carboidrati disponibili (g): | 7,6 |
Zuccheri solubili (g): | 7,6 |
Fibra totale (g): | 3,1 |
Carote Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Potassio (mg): | 220 |
Ferro (mg): | 0,7 |
Calcio (mg): | 44 |
Vit. A Retinolo eq. (µg): | 1148 |
Beta-carotene eq. (µg): | 6888 |
Vit. E ATE (mg): | 0,46 |
Le carote (Daucus carota, famiglia Apiacee) sono un ortaggio originario dell’area mediterranea, secondo alcuni, o dell’estremo oriente, secondo altri. Ciò che è possibile stabilire con maggiore certezza è che la prima forma di domesticazione sia avvenuta in Afghanistan e che il colore di queste radici carnose fosse viola o giallo, nel primo caso dovuto al contenuto di antocianine. Queste, a partire dal XVII secolo, furono rimpiazzate dalle carote di colore arancione, ricche di carotenoidi, che ancora oggi dominano il mercato.
Sono di stagione da giugno a settembre, anche se la coltivazione in serra permette di avere una disponibilità durante tutto l’anno.
Sono costituite principalmente da acqua, presentano un contenuto proteico e lipidico decisamente basso e apportano una discreta quantità di zuccheri semplici.
L’indice glicemico, ossia la velocità con cui si assorbono gli zuccheri presenti nell’alimento, è alto e ciò porta all’erronea convinzione che debbano essere sconsigliate in una dieta. Tenere in considerazione soltanto questo parametro senza porre attenzione alla quantità di zuccheri consumati con l’alimento, cioè il carico glicemico, è limitante. Infatti, visto il modesto contenuto zuccherino, andrebbero tutt’altro che limitate, piuttosto sgranocchiate come antipasto poiché, grazie al loro apporto di fibra, contribuiscono a dare senso di sazietà e quindi un apporto calorico minore durante il pasto.
Inoltre, le carote contengono un’elevata quantità di beta-carotene, importante fitocomposto in grado di contrastare l’invecchiamento cellulare e, di conseguenza, di contribuire alla prevenzione di patologie cardiovascolari e probabilmente di alcune forme tumorali.
A partire da tale carotenoide, il nostro organismo è in grado di sintetizzare la vitamina A, altrettanto importante per il corretto funzionamento del processo visivo e per la salute di ossa e pelle.
La cottura della carota contribuisce ad aumentare l’assorbimento di beta-carotene, degradando le pareti cellulari nel quale è intrappolato. È opportuno considerare anche il veicolo che permette l’assorbimento di questo composto, poiché essendo liposolubile è necessario che questo si disciolga in una matrice grassa.
Aggiungere un filo d’olio extravergine d’oliva o abbinare il consumo di carote a della frutta a guscio rappresentano delle strategie ottimali.