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“Choosing wisely” in allergologia: approccio “Slow Medicine” a questa disciplina promosso dalla Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC)

Definizione, da parte della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC), di cinque procedure allergologiche inadeguate che possono causare un’eccessiva spesa medica senza apportare benefici per la salute dei pazienti e rischiando addirittura di provocare dei danni alla salute

Heffler E et al, Clin Mol Allergy., 2015

“Choosing wisely” in allergologia: approccio “Slow Medicine” a questa disciplina promosso dalla Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC)

Uno dei più grossi problemi dei sistemi sanitari riguarda l’uso scorretto ed eccessivo delle risorse mediche (esami inutili, interventi chirurgici, trattamenti medici, procedure di screening, ecc.) che possono determinare costi medici eccessivi senza però apportare un reale beneficio ai pazienti e, anzi, rischiando di essere pericolosi per la loro salute. La campagna “Choosing wisely”, che in Italia è chiamata “Fare di più non significa fare meglio” cerca di educare medici e cittadini ad utilizzare le risorse sanitarie in modo corretto.

La Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC) ha aderito alla campagna “Fare di più non significa fare meglio” ed ha fornito la lista delle 5 procedure allergologiche più inappropriate sotto indicate.

  1. Non eseguire test allergici per farmaci (anestetici inclusi) e/o alimenti quando non esistono né una storia clinica né sintomi che possano suggerire reazioni di ipersensibilità.
  2. Non fare i così détti “test di intolleranza alimentare” (salvo quelli che sono validati per diagnosticare una sospetta celiachia o l’intolleranza al lattosio).
  3. Non effettuare test allergici sierologici (contro IgE totali, IgE specifiche o ISAC test) come esami di screening di prima linea.
  4. Non trattare i pazienti sensibilizzati ad allergeni o apteni se non esiste una chiara correlazione tra l’esposizione ad uno specifico allergene/aptene e i sintomi che suggeriscono una reazione allergica.
  5. Non effettuare una diagnosi di asma senza aver prima eseguito gli esami di funzionalità polmonare.

Un’attività importante che le società scientifiche dovrebbero svolgere è la consulenza sui percorsi diagnostici e terapeutici più corretti. Per questo motivo la SIAAIC ha deciso di aderire alla campagna “Slow Medicine Italy” “Fare di più non significa fare meglio” al fine di avvertire la comunità scientifica e i cittadini/pazienti di alcune procedure allergologiche che, se eseguite in un contesto clinico sbagliato, possono essere non solo inutili, ma inopportunamente costose e persino dannose per la salute dei pazienti.