Poiché l’allattamento al seno e il latte materno sono protettivi per il sovrappeso, mentre un elevato introito di proteine nei primi 2 anni di vita sembra promuoverlo, ci si chiede quali siano i livelli proteici sicuri in questo periodo. Quale apporto proteico (percentuale dell’apporto calorico totale) è prudente?
È stata condotta una revisione dei dati disponibili sul contenuto proteico del latte materno, sull’assunzione di proteine nei primi 2 anni di vita e l’accrescimento della massa corporea.
Ci si dovrebbe orientare su una percentuale che va dal 7-8% nei neonati di 4 mesi esclusivamente allattati al seno, fino ad un livello massimo accettabile del 14% nei bambini di 12-24 mesi. Quando l’apporto di proteine rappresenta meno del 6% e l’energia è limitata, è probabile che i lattanti con allattamento al seno esclusivo presentino un bilancio di nutrienti negativo. Se nei bambini di 6-24 mesi l’introito energetico da proteine supera il limite del 14%, potrebbero iniziare ad attivarsi dei meccanismi che portano ad un precoce “adiposity rebound” e allo sviluppo di sovrappeso, al di là di qualsiasi predisposizione genetica. Dati preliminari sembrano indicare un ruolo causale delle proteine del latte intero vaccino.
Questi risultati suggeriscono di mantenere l’allattamento al seno più a lungo possibile e, nel caso in cui il latte materno non fosse sufficiente, di introdurre fino a 18-24 mesi formulazioni per lattanti appropriate all’età, al fine di mantenere l’assunzione di proteine nell’intervallo di sicurezza dell’8-12% nell’ambito di una dieta adeguata sia in termini energetici, ma anche in rapporto all’introito di macronutrienti.