Gli stili di vita influenzano per il 20-40% il picco di massa ossea raggiungibile nell’età adulta. Di conseguenza è fondamentale promuovere scelte e comportamenti che siano in grado di incidere sul picco di massa e forza ossea, in modo da ridurre il rischio di osteopenia o osteoporosi in età avanzata. La Fondazione Nazionale sull’Osteoporosi (National Osteoporosis Foundation) ha prodotto questo documento scientifico per fornire una guida basata sulle evidenze sperimentali e attuare una strategia nazionale allo scopo di aiutare le persone a raggiungere il picco massimo di massa ossea nelle fasi più precoci della vita.
In questo resoconto:
Innanzitutto è stata condotta una revisione sistematica del ruolo di singoli nutrienti, patterns alimentari, problematiche particolari, contraccettivi e attività fisica sullo sviluppo del picco di massa e forza ossea nei giovani. È stato quindi attribuito un punteggio per descrivere l’efficacia di questi fattori, legati a differenti stili di vita, che possono o meno influenzare il corretto sviluppo osseo.
In seguito, sono stati descritti gli aspetti biologici che regolano queste relazioni, oltre ad altri fattori, la cui analisi non sarebbe stata possibile utilizzando un approccio basato su una revisione sistematica. Tutti gli articoli pubblicati fino al 2000, che seguono il report dello stesso anno di Heaney et al., sono stati presi in esame per la stesura di questo documento che costituisce, quindi, un aggiornamento sistematico della precedente analisi condotta sempre dalla Fondazione Nazionale sull’Osteoporosi.
Tenendo in considerazione le evidenze emerse dalla revisione della letteratura scientifica, si raccomanda di seguire degli stili di vita che promuovano il raggiungimento della massima salute ossea, nel periodo compreso tra infanzia e tarda adolescenza, e si propone la creazione di programmi di ricerca idonei a colmare le attuali lacune su questo tema.
L’evidenza più forte descritta nel documento è legata all’effetto positivo determinato dall’attività fisica e dall’assunzione del calcio alimentare, specialmente durante la tarda infanzia e la pre-pubertà, periodi critici per la crescita ossea. Dati significativi emergono anche per quanto concerne il ruolo positivo di vitamina D e consumo di latticini e quello negativo esercitato dalle iniezioni di Medrossiprogesterone acetato.
Tuttavia è ritenuto fondamentale (come evidenziato nella proposta di creazione di ulteriori programmi di ricerca) svolgere trials più rigorosi, che prendano in esame molti altri comportamenti e stili di vita.
Infine, per consentire l’attuazione di specifiche strategie che portino a modificare lo stile di vita, in modo da raggiungere un elevato picco di massa e forza ossea, compatibilmente con il potenziale genetico di ognuno, si raccomanda di promuovere un approccio multisettoriale (famiglia, scuola, sistema sanitario, ecc.).