Ci sono prove limitate sull’associazione tra l’assunzione di folati dalla dieta e il rischio di tumore al seno (Breast Cancer, BC) classificato in base all’espressione di specifici recettori ormonali.
Il legame tra i folati nella dieta e il BC è stato, quindi, studiato usando i dati dello studio prospettico europeo su cancro e nutrizione (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition, EPIC).
Un totale di 367 993 donne tra i 35 e i 70 anni sono state reclutate in 10 paesi europei. Durante un follow-up medio di 11.5 anni, sono state identificate 11 575 donne con BC. L’assunzione di folati con la dieta è stata stimata da questionari dietetici specifici per ogni paese. I modelli di regressione dei rischi proporzionali di Cox sono stati usati per quantificare l’associazione tra le variabili dietetiche e il rischio di BC. I tipi di BC sono stati classificati sulla base dell’espressione dei recettori ormonali. Le analisi dei sottogruppi sono state eseguite considerando lo stato menopausale, il consumo di alcol ed è stata presa in considerazione l’assunzione di diverse vitamine del gruppo B. Tutti i risultati sono stati ottenuti utilizzando tests statistici a due code.
È stata osservata un’associazione inversa borderline tra i folati nella dieta ed il rischio di BC (rischio calcolato confrontando il quintile più alto con il quintile più basso [HR Q5-Q1] = 0.92, 95% CI = 0.83-1.01, tendenza p = 0.037). Nelle donne in premenopausa, si è osservata una tendenza statisticamente significativa verso un minor rischio per il BC negativo per i recettori degli estrogeni (HR Q5-Q1 = 0.66, IC 95% = 0.45-0.96, tendenza p = 0.042) e per il BC negativo per i recettori del progesterone (HRQ5-Q1= 0.70, IC 95% = 0.51-0.97, tendenza p = 0.121). Nessuna associazione è stata trovata nelle donne in postmenopausa. Una riduzione del 14% del rischio di BC è stata osservata quando è stato confrontato il più alto terzile di assunzione di folati con il più basso, in donne con un elevato consumo di alcol (più di 12 unità alcoliche/settimana) (HRT3-T1 = 0.86, 95% CI = 0.75-0.98, p interazione = 0.035).
In conclusione, nelle donne in premenopausa, una maggior assunzione di folati dalla dieta può essere associata ad un minor rischio di insorgenza di tumore al seno negativo per i recettori degli ormoni sessuali.