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Digiuno notturno prolungato e prognosi del tumore al seno

Studio osservazionale sulla durata del digiuno notturno in donne con cancro al seno

Marinac CR et al, JAMA Oncology, 2016

Digiuno notturno prolungato e prognosi del tumore al seno

Gli studi sui roditori mostrano che il digiuno prolungato durante la fase del sonno influenza positivamente la carcinogenesi e i processi metabolici, che si presume siano associati al rischio e alla prognosi del cancro al seno. Prima di questo lavoro, nessuno ha mai esaminato la durata del digiuno notturno, in relazione al cancro, negli esseri umani.

L’obiettivo di questo studio è stato indagare se la durata del digiuno notturno fosse predittiva del rischio di recidiva e di mortalità tra le donne con carcinoma al seno allo stadio iniziale e, in tal caso, se fosse associata a fattori di rischio per esito negativo, inclusi la glucoregolazione (emoglobina A1c), l’infiammazione cronica (proteina C-reattiva), l’obesità e il sonno.

I dati sono stati raccolti da 2413 donne con cancro al seno, senza diabete mellito al momento della diagnosi, di età compresa tra 27 e 70 anni che avevano partecipato allo studio prospettico Women's Healthy Eating and Living tra il 1° marzo 1995 e il 3 maggio 2007. L’analisi dei dati è stata condotta dal 18 maggio al 5 ottobre 2015.

La durata del digiuno notturno è stata stimata attraverso informazioni ottenute con recall delle 24 ore al basale, dopo 1 anno e dopo 4 anni.

Gli indicatori valutati sono stati la recidiva del cancro al seno invasivo, nuovi tumori primari al seno, in una media di 7.3 anni di follow-up, la mortalità per cancro al seno o qualsiasi altra causa, in una media di 11.4 anni di sorveglianza. La durata del sonno al basale è stata auto-riportata e sono stati utilizzati campioni di sangue archiviati per valutare le concentrazioni di emoglobina A1c e proteina C-reattiva.

La coorte di 2413 donne (età media 52.4 anni [DS 8.9]) ha riportato una durata media di digiuno di 12.5 (DS 1.7) ore a notte. Nei modelli di regressione dei rischi proporzionali di Cox con misure ripetute, il digiuno inferiore a 13 ore a notte (i 2 terzili inferiori di distribuzione di digiuno notturno) era associato ad un aumento del rischio di recidiva rispetto a 13 o più ore di digiuno (Hazard Ratio, HR 1.36; 95% CI, 1.05-1.76). Il digiuno notturno per meno di 13 ore non era associato ad un maggiore rischio di mortalità per cancro al seno (HR 1.21; 95% CI, 0.91-1.60) né ad un maggiore rischio di mortalità per tutte le cause (HR 1.22; 95% CI, 0.95-1.56). Nei modelli di regressione lineare multivariata, ogni aumento di 2 ore del digiuno notturno era associato a livelli di emoglobina A1c significativamente inferiori (β = -0.37; 95% CI, -0.72-0.01) e a una durata più lunga del sonno notturno (β = 0.20; 95% CI, 0.14-0.26).

In conclusione, prolungare la durata del digiuno notturno può essere una semplice strategia non farmacologica per ridurre il rischio di recidività del cancro al seno. Miglioramenti della glucoregolazione e del sonno possono essere meccanismi che collegano il digiuno notturno con la prognosi del cancro al seno.