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Pizza una volta alla settimana, si o no?

Data 13 giugno
2025
Tempo di lettura Tempo di lettura
4 min
#alimenti #informazione

La pizza è sicuramente uno dei piatti più amati dagli Italiani, e non solo! Nota e apprezzata in tutto il mondo, solo sentirla nominare fa venire subito l’acquolina in bocca. Ma quanto spesso la possiamo mangiare?

Pizza una volta alla settimana, si o no?

Difficilmente un cittadino italiano ne ha mai incontrato un altro che non apprezzi la pizza. Questo piatto, che ci ha reso celebri nel mondo intero, ed è stato anche eletto Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dall’Unesco, ingolosisce praticamente chiunque. Tuttavia, molte persone, pur amandola, si preoccupano che la pizza possa fare ingrassare o che sia da evitare quando si segue un’alimentazione salutare.

In generale dobbiamo sempre ricordare che, come non esistono alimenti miracolosi, viceversa, anche il consumo di cibi ritenuti meno sani andrebbe valutato con il giusto equilibrio. Una singola scelta alimentare (soprattutto quando effettuata una tantum) non può, infatti, influenzare drasticamente il nostro peso e/o salute; mentre, seguire con regolarità un corretto stile di vita e una sana alimentazione permetterà di raggiungere e mantenere un peso salutare e diminuire il rischio d’insorgenza di malattie croniche.

La pizza, quindi, non sarà certo da vietare! Vediamo meglio insieme perché, con che frequenza è preferibile mangiarla e quali aspetti tenere in considerazione, quando la scegliamo.

Pizza: quante volte a settimana?

La frequenza di consumo della pizza, come di tutti gli alimenti, è un elemento che va assolutamente tenuto presente.

Dal punto di vista nutrizionale la pizza rappresenta un piatto unico; pensiamo, per esempio, alla classica Margherita, in cui la quota di carboidrati ci viene data dall’impasto, le proteine dalla mozzarella e i grassi sia dall’olio che dalla mozzarella. Aggiungendo una porzione di verdura e una di frutta fresca, alla nostra pizza, avremo completato il pasto, secondo il modello del Piatto Smart. Nel caso del nostro esempio, la mozzarella conterà come una delle porzioni settimanali di formaggi, la cui frequenza di consumo raccomandata va da 1 a 3 volte.

Risulta, quindi, intuibile che, in linea generale, nel contesto di una sana alimentazione anche dimagrante (in cui i restanti pasti siano curati e bilanciati) e di uno stile di vita attivo, la pizza può essere tranquillamente mangiata, in media, una volta a settimana. Tuttavia, nei casi in cui siano presenti esigenze energetiche e/o fisiologiche peculiari, piuttosto che particolari problematiche cliniche; è sempre opportuno confrontarsi con il proprio medico o specialista della nutrizione.

Pizza: quale scegliere?

Non tutte le pizze sono uguali! Va da sé che è consigliabile prediligere le versioni più semplici, che abbiano come fonte di proteine formaggi freschi e magri, scegliendo quelle più elaborate solo raramente.

Sebbene sia difficile calcolare con precisione le calorie delle pizze (per via delle diverse tipologie, qualità di impasti, farciture e condimenti utilizzati), è stato stimato che un piatto della classica Margherita conferisce in media circa 900-1000 kcal, contro le 1500-2000 di pizze farcite con carni processate (affettati, salsiccia, bacon, wurstel etc.), patatine fritte, panna o extra formaggio (in particolare se stagionato). Queste ultime tipologie di alimenti aumentano fortemente anche il contenuto di sale, di cui l’impasto della pizza è già molto ricco.

Meglio prediligere, innanzitutto, pizze fatte con impasti integrali. Aggiungere verdure alla pizza, cotte o crude, a seconda del proprio gusto, è altrettanto consigliato.

Anche la salsa di pomodoro è un ottimo ingrediente, il licopene contenuto nel pomodoro (un carotenoide studiato per i suoi effetti protettivi per la salute), infatti, viene assorbito più facilmente dal nostro organismo in presenza di grassi (olio extravergine di oliva) e dopo la cottura.

A proposito di cottura: attenzione alle parti di pizza bruciacchiate! Meglio scartarle, perché ricche di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), sostanze che si formano durante la cottura ad alte temperature, classificate come cancerogene.

Consigli per mangiare la pizza in modo Smart!

In pizzeria

  • Meglio evitare di mangiare aperitivi, antipasti o grissini e crackers, prima che arrivi la pizza.
  • Scegliere, se possibile, le pizze con impasto integrale, o ai multi-cereali.
  • Prediligere pizze semplici che abbiano come fonte di proteine formaggi freschi e magri (mozzarella, ricotta etc.) e limitare/evitare quelle con molti ingredienti, specialmente se tra questi sono presenti alimenti ricchi di grassi saturi (carni processate come wurstel, affettati, salsiccia etc.) o molto salati (tonno, capperi, acciughe etc.).
  • È ottimale scegliere la classica Margherita, o la pizza con le verdure e/o mangiare un’insalata fresca o delle verdure cotte, come antipasto, prima che arrivi la pizza.
  • La bevanda migliore per accompagnare la pizza è sempre l’acqua; consigliamo di evitare gli alcolici e le bevande zuccherate e/o gassate (anche nella versione light).
  • Attenzione al sale: la pizza ne è sempre molto ricca, cerchiamo di non aggiungerne altro alla pizza o ad altre pietanze.
  • Al termine, meglio concludere il pasto a base di pizza con un frutto fresco o una macedonia senza zucchero
  • E la pizza confezionata del supermercato? Una pizza margherita integrale surgelata è, per definizione, un cibo ultra-processato. Tuttavia, potrebbe benissimo avere una buona lista ingredienti, oltre ad un apporto di sale e una dimensione inferiori a quelli della pizza che troviamo in pizzeria. L’importante è saper consultare con spirito critico l’etichetta, così da valutare la qualità nutrizionale del prodotto che stiamo per acquistare.

A casa

  • Quando possibile, proviamo a preparare la pizza a casa, è un’attività divertente e stimolante da fare insieme ad amici, familiari o bambini.
  • Utilizziamo farine integrali o semi-integrali (o mix di raffinate + integrali) per il nostro impasto, in questo modo aggiungeremo preziose fibre alla preparazione.
  • Limitiamo l’impiego di sale, per abituare il palato a sapori meno sapidi è un’ottima idea utilizzare spezie (pepe, peperoncino etc.) ed erbe aromatiche (origano, basilico etc) nei condimenti.
  • Per preparare la salsa di pomodoro, se non ci è possibile utilizzare i pomodori freschi, al supermercato, controlliamo le etichette in modo da scegliere le passate di pomodoro senza sale.
  • Come fonte di proteine scegliamo formaggi freschi e magri, come mozzarella o ricotta.
  • Condire con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, a fine cottura.
  • Via libera alla decorazione della nostra pizza con verdure di stagione: regaleranno colore, sapore, ulteriore fibra e aumenteranno il senso di sazietà.

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