Le bevande gassate sono dei prodotti che contengono tanti zuccheri e non apportano alcun nutriente utile all'organismo. Ma ricorrere ad un’alternativa “light” assicura di tenere sotto controllo la linea e proteggere la salute?
Il termine stesso incanta: “light” è “leggero” e nell’ottica comune questo dà l’idea di basso introito calorico e la possibilità di non rinunciare a ciò che ci piace! Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro definisce convincenti le evidenze che correlano il consumo di bevande zuccherate ad un aumentato rischio di obesità e raccomanda di limitarne il consumo. Sarebbero proprio i chili di troppo ad accrescere il rischio di insorgenza di ben dodici tipi di tumore.
È vero che le bevande “light” sono a zero calorie, ma sono ricche di edulcoranti o dolcificanti che, nonostante non forniscano nutrienti, non sono innocui per l’organismo per cui è scorretto pensare che rappresentino l’alternativa salutare a quelle ricche di zuccheri come cole e aranciate. È un argomento che accende forti dibattiti.
Gli edulcoranti presenti nelle bevande “light” non stimolano la produzione di ormoni coinvolti nei processi di sazietà, non soddisfano il cervello e non sono capaci di arrestare la ricerca di calorie, creando un circolo vizioso che spinge ad introdurre altro cibo.
I bambini dovrebbero, invece, abituarsi a gusti meno intensi, riuscendo così ad apprezzare la frutta fresca, che contiene un quantitativo inferiore di zuccheri, oltre ad apportare una buona dose di nutrienti. E per gli adulti non è mai tardi per iniziare a farlo!
Un consumo elevato di bevande zuccherate si associa, non soltanto all’aumento del peso corporeo, ma anche ad un maggior rischio di sindrome metabolica e diabete di tipo 2. Questi sono i risultati di diversi studi che forniscono evidenze riguardo alla necessità di limitare il consumo di tali prodotti per ridurre le malattie metaboliche croniche correlate all’obesità.
Davanti a questa raccomandazione avanzano le bevande “light”, prodotti che presentano un valore energetico ridotto di almeno il 30%, rispetto alla versione normale dello stesso. Sebbene le bevande “light” abbiano un ridotto apporto di zuccheri e un impatto minore sulla glicemia, contengono dolcificanti che continuano ad abituarci a sapori molto dolci. Possono essere dolcificanti naturali estratti da fonti vegetali, come la stevia, o dolcificanti di sintesi, come l’aspartame e la saccarina. Gli effetti collaterali dei dolcificanti devono essere ancora chiariti con precisione e sicuramente i più piccoli dovrebbero evitare il consumo di questi prodotti.
Nuovissimi studi scientifici affermano addirittura che il consumo di bevande “light” possa alterare la composizione del microbiota intestinale, l’insieme di batteri preziosissimi per il mantenimento della salute dell’intero organismo, ed indurre delle risposte metaboliche all’assunzione di tali prodotti.