Lo zenzero, spezia dal caratteristico aroma pungente, si può trovare fresco, essiccato, in polvere o disidratato e viene sempre più spesso impiegato in cucina per insaporire piatti e bevande.
Zenzero – radice fresca Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile |
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Parte edibile (%): |
93 |
Energia (kcal): |
80 |
Acqua (g): |
78,89 |
Proteine (g): |
1,82 |
Lipidi (g): |
0,75 |
Carboidrati disponibili (g): |
17,77 |
Zuccheri solubili (g): |
1,7 |
Fibra totale (g): |
2,0 |
Zenzero – radice fresca Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile |
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Potassio (mg): |
415 |
Magnesio (mg): |
43 |
Fosforo (mg): |
34 |
Calcio (mg): |
16 |
Vit. C (mg): |
5,0 |
Vit. B3 (mg): |
0,750 |
Vit. B5 Ac. Pantotenico (mg): |
0,203 |
Vit. E (mg): |
0,260 |
Storia e botanica dello zenzero
Lo zenzero (Zingiber officinalis Rosc.) è una pianta erbacea di natura perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, la stessa di cardamomo e curcuma. Originario dell’India e dell’Asia tropicale, già oltre 2000 anni fa era conosciuto e importato da Greci e Romani. Oggi è coltivato diffusamente in quasi tutti i paesi tropicali e subtropicali e vede tra i maggiori produttori Cina e India; quest’ultima, da sola, arriva a contribuire a quasi il 50% di tutta la produzione mondiale di zenzero.
Della pianta dello zenzero, si utilizzano le radici o rizomi, dalla consistenza tuberosa e carnosa, di colore marrone all’esterno e giallo acceso all’interno, dal caratteristico aroma pungente e dal profumo che ricorda il limone e la citronella.
In commercio si può facilmente trovare: essiccato, generalmente ridotto in polvere, fresco (come radice decorticata o con la buccia, o a fette in salamoia), disidratato o candito.
Aspetti nutrizionali dello zenzero
Lo zenzero è in gran parte costituito da acqua e amidi, presenta anche delle piccole quantità di minerali e vitamine che, tuttavia, non incidono in modo significativo sul fabbisogno giornaliero di questi elementi.
Il rizoma contiene anche i principi attivi della pianta, in primis l’olio essenziale (composto in prevalenza dalla molecola zingiberene), i gingeroli e gli shogaoli, principali responsabili del sapore e dell’aroma peculiare dello zenzero.
Scienza degli alimenti
Numerosi sono gli effetti benefici attribuiti allo zenzero, molto pochi però dimostrati sugli esseri umani.
Studi condotti su modelli cellulari e animali hanno evidenziato che lo zenzero esercita degli effetti di tipo antinfiammatorio, antitumorale, antiossidante e antimicrobico. Tuttavia, questi dati sono preliminari e richiedono ulteriori ricerche per essere confermati e, soprattutto, per dimostrare che siano riproducibili sull’uomo.
Le uniche solide evidenze scientifiche, disponibili sull’essere umano, hanno dimostrato che lo zenzero esercita un modesto effetto anti-nausea. È quindi spesso consigliato come rimedio per la nausea, in particolare quella gravidica.
Quindi, per il momento, non è nemmeno possibile dimostrare che lo zenzero sia efficace sul dimagrimento, nel regolare la glicemia o nello sconfiggere raffreddore e influenza.
In ogni caso, come per tutte le spezie, un suo impiego in cucina è consigliato, in modo da regalare sapore a piatti e bevande, riducendo l’impiego di sale e zucchero.

Suggerimento
La radice dello zenzero si può comprare fresca al supermercato e poi conservarla, per circa due settimane, a temperatura ambiente. Per garantirle una durata superiore, basta riporla in frigorifero o congelarla grattugiata, frullata, spremuta o tagliata a pezzetti. Per chi gradisse sgranocchiare lo zenzero, meglio prediligerlo disidrato al naturale piuttosto che candito, in modo da non eccedere con il consumo giornaliero di zuccheri.