L’olio extravergine di oliva è il pilastro indiscusso della Dieta Mediterranea. Racchiude proprietà benefiche incredibili e conferisce ai piatti quel sapore che ha reso la cucina mediterranea unica in tutto il mondo. Attenzione a non confonderlo con l’olio di oliva, con caratteristiche molto differenti dall’extravergine.
L’Italia è il secondo paese produttore di olio al mondo. Tuttavia, è ancora presente una scarsa cultura in merito. Sono tanti i falsi miti che ruotano attorno questo argomento tra cui, appunto, l’idea che l’olio d’oliva e quello extravergine d’oliva siano fratelli stretti quindi con caratteristiche molto simili. Ecco una cosa da non dire mai ad un produttore di olio.
Olio extravergine di oliva e olio d’oliva sono mondi opposti con differenze sia nutrizionali che organolettiche molto marcate.
Il primo deve essere puro e avere caratteristiche chimiche e organolettiche ben definite di colore, odore e consistenza per essere definito “extravergine”. L’acidità, per legge, non deve superare gli 0,8 grammi per 100 grammi. Importantissimo, l’olio extravergine si ottiene sempre e solo attraverso processi meccanici di spremitura a freddo con temperature inferiori ai 27 gradi.
L’olio d’oliva, invece, è una miscela composta da olio raffinato, ottenuto quindi con sostanze chimiche, e olio vergine.
Le calorie, è vero, sono le stesse tra i due oli, ma quello extravergine manterrà inalterate le sue incredibili caratteristiche nutrizionali e apporterà benefici all’organismo. La sua ricchezza in polifenoli è anche percepibile al palato da quella sensazione tipica di pungente e questo può essere considerato un indicatore di qualità.
Al contrario l’olio d’oliva sarà un prodotto fortemente impoverito e neutro all’assaggio.
Un vero peccato poiché questo alimento può essere, senza esagerazioni, considerato il pilastro della Dieta Mediterranea.
Omero chiama l’olio oro liquido. Nell’Odissea la dea Atena ne regala un’ampolla ad Ulisse perché acquisti vigore e bellezza. Vale oro anche per Ippocrate, che nel 400 a.C. esalta le sue qualità terapeutiche. Ed i medici di oggi ricalcano il pensiero del loro padre putativo.
Ben note sono ormai le evidenze scientifiche in termini di protezione cardiovascolare dell’olio extravergine di oliva. Meno famosi sono invece i recentissimi studi (2018) in merito all’effetto protettivo sulla risposta infiammatoria immuno-mediata.
Infatti, la sua ricchezza in composti bioattivi, quali vitamine e polifenoli, unita alla particolare composizione dei suoi acidi grassi, monoinsaturi (MUFA) e polinsaturi (PUFA), determina un’importante azione antiossidante contro la risposta infiammatoria immuno-mediata tipica di tante patologie quali aterosclerosi, artrite reumatoide, diabete, obesità, cancro, sindrome dell’intestino irritabile, ecc.
Sono ampi ed ambiziosi gli studi su questo meraviglioso alimento che va difeso e tutelato, esaltandone i benefici pregi ed incentivandone la scelta al supermercato.