Nel 2018, in tutto il mondo, sono stati stimati circa 18 milioni di casi di cancro, di cui 9,5 milioni negli uomini e 8,5 nelle donne. Tuttavia, circa il 50% di tutti i tumori potrebbe essere prevenuto adottando un corretto stile di vita ed una dieta sana.
Per trarre delle conclusioni sulle correlazioni osservate in numerosissimi studi su dieta, stile di vita e rischio di sviluppare un tumore, è cruciale che la letteratura scientifica più autorevole al riguardo venga revisionata in maniera rigorosa e standardizzata.
Questo lavoro imponente è stato fatto dal Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF World Cancer Research Fund) che, dal 1997, con un processo di aggiornamento continuo, revisiona gli studi scientifici più solidi sul rapporto fra alimentazione, stile di vita e tumori.
Il fine di questo lungo lavoro è comprendere, innanzitutto, in che misura dieta e stile di vita possano modificare il rischio di insorgenza dei tumori, in modo da poter diffondere, in un secondo tempo, raccomandazioni ad hoc, basate su solide evidenze scientifiche, per ridurre il rischio di sviluppare il cancro.
Circa un anno e mezzo fa, a maggio del 2018, è stato pubblicato il terzo report del WCRF che espone gli ultimi aggiornamenti di queste raccomandazioni.
Tra le patologie tumorali che maggiormente colpiscono le donne in Italia (dati AIOM 2018) troviamo il tumore al seno, seguito da quello all’endometrio e quindi alle ovaie.
Per quanto riguarda il rischio di sviluppare un tumore mammario, il panel di esperti del WCRF ha osservato che l’attività fisica, sia moderata che vigorosa, e l’allattamento al seno esercitano un effetto protettivo nei confronti della malattia. Al contrario il sovrappeso, l’aumento di peso in età adulta e il consumo di bevande alcoliche innalzano di molto la percentuale di rischio di ammalarsi o sviluppare delle recidive.
Anche nel caso del tumore dell’endometrio si è osservato che, sia l’eccesso ponderale che una dieta ad elevato carico glicemico (spesso tipica delle persone in sovrappeso) possono aumentare il rischio di sviluppare questa tipologia di cancro. Di contro, l’attività fisica e il consumo di caffè esercitano un effetto protettivo rispetto all’insorgenza di questa neoplasia.
Il gruppo di scienziati del WCRF ha, infine, osservato che anche per quanto riguarda l’incremento di rischio di sviluppare un cancro alle ovaie, l'aumento di peso gioca un ruolo chiave.
Da queste evidenze emerge in modo chiaro come sia fondamentale controllare il proprio peso corporeo, in modo da mantenerlo, nell’arco di tutta la vita, nell’intervallo corretto. Un valore dell’indice di massa corporea (IMC), che si calcola dividendo il peso in kg per il quadrato dell’altezza in metri, tra 18,5 e 24,9 corrisponde mediamente ad un peso salutare.
L’attività fisica, altro elemento fondamentale per diminuire il rischio di sviluppare tutte le tipologie di tumori femminili, può senza dubbio contribuire a raggiungere e mantenere il corretto peso forma, insieme ad una sana alimentazione. Questa può essere conseguita attenendosi alle raccomandazioni del WCRF, aggiornate al 2018:
Articolo del team Smartfood per la rivista dei Soci Coop Lombardia
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