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Grasso corporeo, sovrappeso e obesità: qual è il loro impatto sullo sviluppo di tumori?

L’eccesso di peso corporeo rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo di numerosi tipi di tumore e ad oggi questa relazione risulta ancora poco nota alla popolazione. In questo secondo approfondimento analizziamo il report del Fondo Mondiale per la Ricerca sul cancro (WCRF) sull’argomento.

Grasso corporeo, sovrappeso e obesità: qual è il loro impatto sullo sviluppo di tumori?

Sovrappeso e obesità non sono affatto condizioni soggettive, esistono degli indici clinici per valutare se l’eccesso di massa grassa ci fa ricadere in una delle due situazioni; questi sono l’indice di massa corporea e la circonferenza vita. Due parametri che dovremmo monitorare spesso nel corso della nostra vita, per aderire alla prima delle 10 raccomandazioni del Fondo Mondiale per la Ricerca sul cancro (WCRF) per la prevenzione oncologica: mantenere un peso salutare ed evitare l’aumento di peso in età adulta.

Generalmente si pensa all’eccesso di peso come ad un fattore di rischio per eventi e malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2, mentre c’è poca consapevolezza del suo ruolo nell’aumento del rischio di tumori. L’eccesso di peso è stato infatti associato dal WCRF ad un aumento del rischio di sviluppare un tumore in ben 12 sedi: bocca-faringe-laringe, esofago, stomaco, pancreas, cistifellea, fegato, colon-retto, seno (con insorgenza in post-menopausa), ovaio, endometrio, prostata e rene.

Per trarre queste conclusioni sono stati analizzati numerosi studi che hanno permesso una classificazione delle evidenze in: convincenti, probabili, limitate e altamente improbabili.

Le evidenze convincenti e probabili, entrambe appartenenti alla categoria di “evidenza di grado forte”, vengono utilizzate per formulare le raccomandazioni. Le associazioni trovate tra il rischio di sviluppare un tumore nelle 12 sedi elencate in precedenza e l’eccesso di peso corporeo hanno un grado di evidenza forte. Tra tutte le esposizioni indagate dal WCRF, che riguardano lo stile di vita, ossia quei fattori che possono influenzare il rischio di cancro, l’eccesso di peso è quello che si associa al maggior numero di tumori; per tale motivo la prima raccomandazione per la prevenzione oncologica riguarda il mantenimento del normopeso.


Riassunto delle principali conclusioni del WCRF sulla relazione esistente tra peso corporeo e rischio di cancro

Solide evidenze hanno dimostrato che:

essere in sovrappeso o obesi in età adulta AUMENTA il rischio di:

  • Tumore di bocca, faringe e laringe
  • Tumore dell’esofago (adenocarcinoma)
  • Tumore dello stomaco (cardias)
  • Tumore del pancreas
  • Tumore della cistifellea
  • Tumore del fegato
  • Tumore del colon-retto
  • Tumore del seno (con insorgenza in post-menopausa)
  • Tumore dell’ovaio
  • Tumore dell’endometrio
  • Tumore della prostata (avanzato)
  • Tumore del rene

un maggiore aumento di peso in età adulta AUMENTA il rischio di:

  • Tumore del seno (con insorgenza in post-menopausa)

essere in sovrappeso o obesi in età adulta prima della menopausa RIDUCE il rischio di:

  • Tumore del seno (con insorgenza in pre-menopausa)

essere in sovrappeso o obesi in giovane età adulta (18-30 anni) RIDUCE il rischio di:

  • Tumore del seno (con insorgenza in pre e post-menopausa)

Come si potrà notare, tra le evidenze emerse dal report del WCRF su peso corporeo e rischio di tumore, si riscontra un possibile ruolo di sovrappeso e obesità, in giovane età adulta, nella diminuzione del rischio di tumore del seno in pre- e post-menopausa, nonché nella riduzione del rischio di tumore del seno in pre-menopausa, se sovrappeso e obesi in età adulta, prima della menopausa. Come vedremo più avanti, ci sono meccanismi biologici ancora poco chiari alla base di tale relazione e, analizzando i dati, si nota anche come la distribuzione del grasso corporeo sia molto importante e vada tenuta in considerazione. Infatti, all’aumentare della circonferenza vita, quindi con una distribuzione prevalentemente addominale della massa grassa, il rischio non si riduce più bensì aumenta.

Anche in considerazione di tali evidenze, il panel del WCRF afferma che è importante mantenersi nel range di normopeso, essendo l’eccesso ponderale implicato nell’aumento del rischio di tumore in ben 12 sedi. Inoltre, sembra esserci un legame anche tra sovrappeso e obesità e rischio aumentato di recidive.

Raccomandazioni ed evidenze rispetto all’eccesso di peso e il rischio di tumore

L’energia in eccesso che deriva da un surplus di cibo e bevande oppure da un mancato utilizzo delle calorie introdotte, dovuto ad un’eccessiva sedentarietà, è accumulata nel corpo come grasso nel tessuto adiposo. La quantità di adipe nell’organismo varia molto tra persona e persona, molto più di quanto non accada, per esempio, per muscoli, ossa e sangue. Anche la dimensione e la localizzazione dei depositi adiposi variano considerabilmente sia tra le persone, che nel corso della vita di ogni singolo individuo. L’eccesso di grasso corporeo è causa di numerose malattie croniche e riduce l’aspettativa di vita.

La misurazione diretta del grasso corporeo è molto difficile e complessa, tuttavia siccome esso rappresenta la variabile che incide maggiormente sul peso, vengono utilizzate diverse metodiche di valutazione, basate sul peso stesso, per cercare di valutarne l’entità. Tra queste, la più comune è la misurazione dell’indice di massa corporea.

L’Indice di Massa Corporea, o IMC, si misura dividendo il peso in kg per l’altezza in metri al quadrato.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) un individuo è sottopeso quando il suo IMC è inferiore a 18,5; normopeso quando il valore si trova nell’intervallo 18,5-24,9; sovrappeso quando si colloca tra 25 e 29,9, obeso quando l’IMC supera il valore di 30.

Per conoscere, ad esempio, l’IMC di un soggetto di 60 kg alto 1,65 m, basterà dividere 60 kg per 1,65 m al quadrato, ottenendo un valore di 22, che rientra nel range del normopeso.

L’indice di massa corporea valuta però solamente il peso, senza dare alcuna indicazione rispetto alla composizione corporea, ovvero non ci dice quanto di questo peso è rappresentato dalla massa magra o da quella grassa e dove queste si distribuiscano nell’organismo.

Per questo, come metodo di auto-valutazione è utile affiancare alla misurazione dell’IMC anche quella della circonferenza vita. Un suo valore elevato, infatti, indica un accumulo di adipe sull’addome, il cosiddetto grasso viscerale. Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che il rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2 cresce proprio all’aumentare del grasso viscerale.  L’accumulo adiposo in sede addominale è infatti più pericoloso, rispetto a quello distribuito in altre sedi, per via della sua vicinanza agli organi vitali. Valori di circonferenza vita pari o superiori agli 80 cm nella donna e ai 94 cm nell’uomo, sono stati associati ad un aumento del rischio di sviluppare diabete, patologie cardiovascolari e tumori. Per valori superiori agli 88 cm nella donna e ai 102 cm nell’uomo, il rischio aumenta ulteriormente.

Per misurare la nostra circonferenza vita basterà posizionare un metro da sarta in corrispondenza del punto più stretto dell’addome, cioè nel punto medio tra l’ultima costola e la cresta iliaca, ovvero l’osso dell’anca, in pratica circa un centimetro sopra l’ombelico.

calcolo dell'indice di massa corporea misurare la circonferenza vita

La raccomandazione del WCRF è di mantenere il proprio peso nell’intervallo salutare dell’IMC, ossia tra 18,5 e 24,9, e di evitare l’aumento di peso in età adulta, possibilmente mantenendo il più basso peso possibile, sempre all’interno dei valori salutari. I valori di circonferenza vita dovrebbero essere mantenuti sotto i 94 cm per l’uomo e gli 80 cm per la donna.

Il WCRF, all’interno del report in cui analizza l’effetto dell’eccesso di grasso corporeo sul rischio di cancro, prende in considerazione parametri come l’IMC, la circonferenza vita ma anche il rapporto vita/fianchi e l’aumento di peso in età adulta, che, generalmente, dipende molto più dall’aumento della massa grassa che di quella magra.

Meccanismi generali coinvolti nella relazione tra eccesso di peso e rischio di tumore

Secondo il WCRF vi sono diversi meccanismi attraverso i quali, in generale, il grasso corporeo e quello addominale possano plausibilmente influenzare il rischio di cancro:

  • L’obesità influenza i livelli di diversi ormoni e fattori di crescita (insulina, IGF-1) che risultano elevati negli obesi e potrebbero promuovere la crescita delle cellule tumorali e sopprimere l’apoptosi (morte cellulare programmata).
  • L’aumento dei livelli di ormoni estrogeni, androgeni e progesterone sembra essere legato ad un aumentato rischio di cancro.
  • L’obesità è inoltre caratterizzata da uno stato infiammatorio cronico. L’adipocita (la cellula del tessuto adiposo) produce fattori pro-infiammatori che contribuiscono ad un aumento delle concentrazioni dei livelli circolanti di citochine. Questo tipo di infiammazione cronica sembra promuovere la crescita cancerosa.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è una causa di tumore di bocca, faringe e laringe, classificata con grado di evidenza forte (evidenza probabile). I tumori in queste sedi fanno parte dei cosiddetti tumori del distretto testa-collo.

Meccanismi: Non sono stati proposti dal panel WCRF specifici meccanismi a supporto della relazione tra grasso corporeo e tumore di bocca, faringe e laringe, se non quelli generali che riguardano l’eccesso di peso e il rischio di tumore.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è una causa di adenocarcinoma dell’esofago, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).

Meccanismi: Il panel del WCRF ritiene che l’eccesso di grasso corporeo possa promuovere la malattia da reflusso grastroesofageo o un’infiammazione cronica dell’esofago, ciò può portare allo sviluppo dell’esofago di Barrett, condizione per la quale si è osservato un aumento del rischio di adenocarcinoma esofageo. Ulteriori ricerche e approfondimenti sono tuttavia necessari per chiarire i meccanismi alla base di tale relazione.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC) è una causa di tumore del cardias, classificata con grado di evidenza forte (evidenza probabile).

Meccanismi: Il panel del WCRF ritiene che l’eccesso di grasso corporeo possa promuovere la malattia da reflusso grastroesofageo o un’infiammazione cronica dell’esofago, ciò può portare allo sviluppo dell’esofago di Barrett e aumentare il rischio di tumore del cardias. Altri fattori implicati in tale relazione includono: un possibile ruolo dei livelli di insulina nel contrastare la morte cellulare programmata (apoptosi), meccanismo ancora da chiarire, e la risposta infiammatoria causata dall’obesità che potrebbe promuovere la tumorigenesi.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è una causa di tumore del pancreas, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).

Meccanismi: Il panel WCRF ritiene che l’eccesso di grasso corporeo possa influenzare lo sviluppo del tumore del pancreas attraverso meccanismi già ipotizzati per altre sedi anatomiche, con alcune diversità. L’elevata infiammazione cronica potrebbe, attraverso dei meccanismi di segnalazione cellulare, aumentare la produzione di fattori pro-infiammatori e l’infiltrazione a livello pancreatico di cellule immunosoppressive. Inoltre, sovrappeso e obesità sono stati associati ad aumentati livelli d’insulina che può promuovere la crescita cellulare e contrastare invece la morte cellulare programmata (apoptosi).

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC) è una causa di tumore della cistifellea, classificata con grado di evidenza forte (evidenza probabile).

Meccanismi: Il panel WCRF ritiene che l’eccesso di grasso corporeo possa influenzare lo sviluppo del tumore della cistifellea attraverso meccanismi già ipotizzati per altre sedi anatomiche. È interessante notare, inoltre, come obesità e sindrome metabolica, siano associate, in studi osservazionali, ad un maggior rischio di calcolosi della cistifellea che risulta essere, a sua volta, un fattore di rischio per lo sviluppo di tumore in questa sede anatomica, probabilmente attraverso la promozione di uno stato di infiammazione cronica locale.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC) è una causa di tumore del fegato, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).

Meccanismi: Sebbene l’esatto meccanismo con cui l’obesità contribuisce a sviluppare il tumore del fegato non sia stato del tutto chiarito, recenti evidenze supportano un ruolo dell’eccesso di grasso corporeo nello sviluppo della steatosi epatica non alcolica, fortemente correlata alla sindrome metabolica e che può portare ad una complessa disregolazione del metabolismo lipidico epatico. Nelle sue forme più aggressive la steatosi epatica può promuovere l’infiammazione cronica e il danno dei tessuti epatici.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è una causa di tumore del colon-retto, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).

Meccanismi: Elevate concentrazioni di insulina e IGF-1, che si riscontrano in soggetti sovrappeso o obesi, sono state associate ad un maggior rischio di tumore del colon-retto. L’infiammazione cronica promossa dall’obesità sembra essere, secondo il WCRF, un meccanismo per cui sono presenti dati convincenti a supporto di un suo ruolo nello sviluppo di tumore del colon-retto.

Evidenza:

  • L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è una causa di tumore del seno con insorgenza in post-menopausa, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).
  • L’aumento di peso in età adulta è una causa di tumore del seno con insorgenza in post-menopausa, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).

Meccanismi: In post-menopausa i livelli di estrogeni prodotti dall’ovaio subiscono una drastica riduzione e la principale fonte di estrogeni nella donna deriva dalla conversione degli androgeni, all’interno del tessuto adiposo. Di conseguenza, le donne in sovrappeso o obese tendono ad avere livelli maggiormente elevati di estrogeni circolanti, che sono stati associati allo sviluppo del tumore del seno. Anche l’insulina e altri ormoni sessuali, come androgeni e progesterone, sembrano aver un ruolo in questa relazione. Non da ultimo, in numerosi studi sperimentali ed anche in studi epidemiologici, è stata osservata un’associazione tra citochine pro-infiammatorie e adipochine, prodotte dal tessuto adiposo, e sviluppo del tumore del seno.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è un fattore protettivo nei confronti del tumore del seno con insorgenza in pre-menopausa, classificata con grado di evidenza forte (evidenza probabile).

Meccanismi: Secondo il WCRF non esiste un singolo meccanismo consolidato attraverso il quale l’eccesso di grasso corporeo possa prevenire il tumore del seno in premenopausa. Un possibile meccanismo riguarda l’anovulazione che si riscontra comunemente nelle donne sovrappeso o obese, questa condizione determina bassi livelli endogeni di progesterone, riducendo l’esposizione della donna, nel corso della sua vita, agli ormoni del ciclo mestruale. Quello che però appare chiaro è che questa relazione è fortemente legata alla distribuzione del grasso corporeo. Infatti, all’aumentare della circonferenza vita, quando i dati sono aggiustati anche per l’IMC, aumenta di pari passo, in maniera significativa, il rischio di tumore del seno in pre-menopausa, e non si osserva più l’effetto protettivo che si notava considerando solo l’indice di massa corporea. Il rischio si riduce, infatti, al di sotto degli 80 cm di circonferenza vita.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo (considerato attraverso l’IMC) in giovane età adulta (18-30 anni) è un fattore protettivo nei confronti del tumore del seno con insorgenza sia in pre-menopausa, sia in post-menopausa, classificata con grado di evidenza forte (evidenza probabile).

Meccanismi: Quest’evidenza contrasta con l’aumentato rischio di tumore del seno in post-menopausa, che si riscontra nelle donne con un eccesso di grasso corporeo in età adulta. È stato ipotizzato che infanzia e adolescenza rappresentino una finestra critica per lo sviluppo del tumore del seno. È un periodo caratterizzato da rapida crescita e rapido sviluppo del tessuto mammario, con un alto tasso di proliferazione in pubertà, che espone la giovane donna ad una maggiore suscettibilità al danno molecolare. Nelle ragazze sovrappeso o obese si sono osservati una crescita ed uno sviluppo più lenti, facendo ipotizzare una minore esposizione al danno del tessuto mammario.

Inoltre, gli ormoni sessuali potrebbero spiegare in parte la relazione inversa tra eccesso di peso in giovane età e rischio di tumore del seno. Gli estrogeni derivanti dal tessuto adiposo nelle adolescenti sovrappeso potrebbero indurre una differenziazione precoce del tessuto mammario, rendendolo meno suscettibile alla tumorigenesi (cioè lo sviluppo dei tumori).

Infine, le giovani donne in sovrappeso o obese hanno più frequentemente cicli anovulatori e quindi livelli inferiori di ormoni ovarici circolanti (bassi livelli di progesterone e bassi picchi di estradiolo). Ciononostante, l’eccesso di peso nelle ragazze pre-adolescenti e adolescenti è stato associato ad elevati livelli di insulina e androgeni e minori livelli di SHBG (proteina coinvolta nella regolazione dei livelli di testosterone e estradiolo), che potrebbero aumentare il rischio di cancro.

Nel complesso, i meccanismi alla base dell'associazione inversa tra grasso corporeo in giovane età e rischio di cancro al seno sono complessi, probabilmente numerosi e non ancora ben delineati.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC) è una causa di tumore dell’ovaio, classificata con grado di evidenza forte (evidenza probabile).

Meccanismi: I livelli elevati di estrogeni e androgeni circolanti che si riscontrano nel sovrappeso e nell’obesità sono stati associati, seppur con risultati discordanti, con il tumore dell’ovaio. Inoltre, l’infiammazione cronica che deriva dal tessuto adiposo è stata associata allo sviluppo di questo tipo di tumore.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita, il rapporto vita/fianchi e l’aumento di peso in età adulta) è una causa di tumore dell’endometrio, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).

Meccanismi: Secondo il panel del WCRF l’eccesso di grasso corporeo aumenta la biodisponibilità di estrogeni. Si è visto che tali ormoni, se non controbilanciati dal progesterone, possono promuovere la carcinogenesi endometriale. Anche gli elevati livelli di insulina e l’infiammazione cronica, legati a sovrappeso e obesità, sono stati associati ad un maggior rischio di tumore dell’endometrio.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è una causa di tumore avanzato della prostata, classificata con grado di evidenza forte (evidenza probabile).

Meccanismi: Sono stati proposti diversi meccanismi biologici per spiegare la relazione tra eccesso di grasso corporeo e tumore della prostata, che includono la disregolazione del metabolismo degli ormoni sessuali steroidei, in particolare del testosterone, l’iperinsulinemia e i livelli elevati di citochine pro-infiammatorie. Tuttavia, l’evidenza risulta limitata, specie per quanto riguarda i dati sull’uomo. Per questo, ulteriori ricerche e approfondimenti sono necessari per chiarire i meccanismi alla base di tale relazione.

Evidenza: L’eccesso di grasso corporeo in età adulta (considerato attraverso l’IMC, la circonferenza vita e il rapporto vita/fianchi) è una causa di tumore del rene, classificata con grado di evidenza forte (evidenza convincente).

Meccanismi: La relazione tra eccesso di grasso corporeo e aumentato rischio di tumore del rene sembrerebbe essere, secondo il report WCRF, maggiormente spiegata dallo stato infiammatorio cronico e dall’aumento dei livelli di insulina e fattori di crescita, tipici del sovrappeso e dell’obesità. Inoltre, l’eccesso di peso aumenta il rischio di sindrome metabolica, che include l’ipertensione, associata, insieme all’obesità, ad un maggiore rischio di tumore del rene.

Raccomandazioni e suggerimenti smart

L’insorgenza dei tumori, così come di tutte le altre malattie croniche (diabete, patologie cardiovascolari etc.), non dipende da un singolo fattore scatenante ma dalla complessa interazione di più elementi: genere, età, razza, genetica, peso corporeo, alimentazione, fumo, attività fisica, esposizione solare etc. I nostri comportamenti possono, quindi, influenzare la nostra salute e le raccomandazioni del WCRF ci possono indirizzare verso stili di vita/alimentari più corretti.

Per mantenersi normopeso è importante essere fisicamente attivi e avere una sana alimentazione. Le raccomandazioni dell’OMS, per mantenersi in salute, invitano a svolgere da almeno 150 fino a 300 minuti di attività fisica moderata a settimana, che equivale, come intensità, ad una camminata veloce. Basterebbe quindi svolgere quotidianamente circa 30-45 minuti di esercizio che comprenda anche lavori domestici, attività ricreative e spostamenti casa-lavoro. Ulteriori benefici si possono ottenere aumentando, in base al proprio grado di allenamento, il tempo e/o l’intensità dell’esercizio.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la dieta mediterranea è sicuramente uno dei modelli alimentari, universalmente riconosciuti a livello scientifico, tra i più protettivi per la salute. L’alto apporto di fibre da verdura, frutta, cereali integrali e legumi e altre caratteristiche come la varietà della dieta, la rendono perfettamente idonea a contribuire al mantenimento del peso corporeo. Per mettere in pratica la dieta mediterranea, dalla colazione alla cena, è molto utile considerare i suggerimenti del piatto sano che, attraverso una semplice grafica, fornisce indicazioni per creare quotidianamente e in modo semplice ed intuitivo, pasti salutari e bilanciati.