La corretta gestione in ambito domestico degli alimenti non va sottovalutata perché, dal momento dell’acquisto, la sicurezza alimentare dipende da noi. Un alimento acquistato e trasportato fino a casa correttamente e poi ben manipolato e conservato ci mette al riparo da possibili malattie trasmesse dagli alimenti.
Per aumentare la sicurezza alimentare è necessario partire da una buona scelta delle materie prime durante l’acquisto e assicurare la giusta temperatura di conservazione fino a casa, garantendo il mantenimento della "catena del freddo".
Sarà necessario, pertanto, mettere nel carrello della spesa prodotti refrigerati o congelati, come carne, pesce, formaggi e surgelati alla fine degli acquisti e in apposite borse termiche, in modo da ridurre al minimo il tempo di esposizione alle temperature ambientali; gli alimenti andranno trasportati a casa al più presto e messi in frigorifero o eventualmente nel congelatore (le temperature fredde non uccidono i microrganismi, ma ne bloccano la crescita).
È sempre buona norma sistemare i cibi che devono stare in frigorifero in contenitori puliti o nelle confezioni originali che riportano scadenza e indicazioni utili per la loro conservazione.
Carne e pesce devono sostare nel frigo domestico nella parte più fredda, solitamente il comparto intermedio, subito sopra il cassetto delle verdure. La carne ha tempi di conservazione diversi a seconda del tipo di taglio e composizione: deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere. Il pesce, eviscerato e lavato, va riposto in un contenitore per alimenti e consumato entro 24 ore.
La parte superiore del frigorifero, con temperatura solitamente di 4-5°C, è adatta a uova, latticini, dolci a base di creme e panna e agli alimenti da conservare “dopo l’apertura”. Il latte deve essere consumato entro la data di scadenza e, in ogni caso, entro 2-3 giorni dall’apertura della confezione. Le uova devono essere sempre conservate in frigorifero e consumate non oltre la data indicata. I formaggi vanno protetti con carta oleata e riposti in appositi contenitori. I salumi vanno lasciati nella carta per alimenti e riposti in contenitori ermetici o sacchetti per la congelazione ben chiusi.
Le verdure e la frutta, non ancora lavate, andranno conservate nella parte in basso a temperatura maggiore (7-10°C) e consumate rapidamente per evitarne il deterioramento. È preferibile lavare i prodotti ortofrutticoli solo prima del consumo perché l’acqua in superficie favorisce lo sviluppo di microrganismi e un’alterazione chimica anticipata.
La frutta e la verdura non ancora mature devono essere conservate a temperatura ambiente.
È consigliabile riporre gli alimenti acquistati più di recente dietro quelli già presenti nel frigorifero e consumare per primi gli alimenti che sono stati riposti per primi (First-In-First-Out, cioè “primo dentro primo fuori”). Questo sistema consentirà di consumare gli alimenti prima della loro data di scadenza e di ridurre lo spreco.
È importante lasciar raffreddare completamente i cibi cotti prima di riporli in frigorifero avendo comunque cura che non sostino a temperatura ambiente per più di due ore.
Gli alimenti non deperibili (farina, riso, cioccolato, ecc...) possono essere conservati a temperatura ambiente, preferibilmente in luogo fresco e asciutto, a temperatura non superiore a 20°C, al riparo dalla luce, dalla polvere, dall'umidità, lontano da fonti di calore e in confezioni ben chiuse.
Per mantenere più a lungo i cibi è possibile conservarli in congelatore. I cibi congelati a livello domestico devono essere in piccoli pezzi (per prevenire la formazione di grossi cristalli di ghiaccio e preservare le caratteristiche organolettiche al momento del successivo scongelamento), messi in contenitori puliti con l'etichetta che riporta il nome del cibo contenuto e la data di congelamento. Andranno utilizzati prodotti freschi e di qualità (il congelamento non restituisce freschezza al cibo già contaminato o deteriorato dai batteri). È importante non scongelare gli alimenti a temperatura ambiente (per non favorire la crescita batterica), ma riporli in frigorifero fino a quando non saranno scongelati in profondità. Gli alimenti scongelati non possono essere ricongelati, ma devono essere consumati al più presto (sia per rischio di deterioramento microbico, sia per l'impoverimento nutrizionale).