Uvetta sultanina Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Parte edibile (%) | 100 |
Energia (kcal): | 293 |
Acqua (g) | 17,1 |
Proteine (g): | 1,9 |
Lipidi (g): | 0,6 |
Carboidrati disponibili (g): | 72 |
Zuccheri solubili (g): | 72 |
Fibra totale (g): | 5,2 |
Uvetta sultanina Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Potassio (mg): | 864 |
Fosforo (mg): | 29 |
Ferro (mg): | 3,3 |
L’uva sultanina è una cultivar della specie Vitis vinifera (famiglia Vitacee) principalmente destinata a subire un processo di trasformazione che prevede l’essiccamento al sole o la disidratazione artificiale, al fine di ottenere l’uva passa o uvetta. È perciò improprio considerare l’uva sultanina alla stregua del termine “uva passa” o “uvetta”, poiché potenzialmente il frutto potrebbe essere consumato anche fresco, come uva da tavola. Oltretutto, esistono altre varietà di uva destinate a subire un processo di disidratazione, come il caso della Corinto nera, una specie autoctona della Sicilia adibita anche alla vinificazione.
Una caratteristica che accomuna le tipologie di uva che vengono sottoposte al processo di essiccamento è l’essere apireni, termine tecnico per identificare un frutto che non presenta semi.
L’uva sultanina, è originaria dell’Asia minore e presenta degli acini di colore bianco e di dimensione ridotta.
Nella forma essiccata ha un elevato contenuto di zuccheri semplici, più del 70%, ed ovviamente un ridotto contenuto di grassi e proteine. Apporta fibre ed è buona fonte di potassio e ferro.
Propria di questa cultivar è una molecola che sembra essere coinvolta nella riduzione del rischio cardiovascolare, la quercetina. Durante il processo di essiccamento tale composto si concentra nell’acino.
Uno studio condotto su topi sottoposti ad un regime di dieta ricca di grassi ha dimostrato che l’incremento di peso e altri fattori metabolici erano tenuti a freno nel gruppo che insieme al pasto consumava la molecola di quercetina.
È chiaro che questo non deve incentivare un consumo spropositato, occorre ricordarsi che è ricca di zuccheri e quindi è bene consumarla saltuariamente senza spingersi oltre la porzione consigliata di 30 grammi che va a sostituire una porzione di frutta fresca.
Il suo consumo è indicato sia come snack spezza fame, grazie anche alla capacità di incrementare alcuni ormoni che stimolano il senso di sazietà, sia in aggiunta a primi piatti o secondi piatti, si sposa bene con il pesce ma anche con alcune verdure, specie quelle amare.