Patate Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Parte edibile (%) | 83 |
Energia (kcal): | 85 |
Acqua (g): | 78,5 |
Proteine (g): | 2,1 |
Lipidi(g): | 1 |
Carboidrati disponibili (g): | 17,9 |
Zuccheri solubili (g): | 0,4 |
Fibra totale (g): | 1,6 |
Patate Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Potassio (mg): | 570 |
Ferro (mg): | 0,6 |
Calcio (mg): | 10 |
Fosforo (mg): | 54 |
Sodio (mg) | 7 |
Zinco (mg): | 1,21 |
Rame | 0,19 |
Vit. B1 Tiamina (mg): | 0,1 |
Niacina (mg): | 2,5 |
Originarie dell’America e introdotte in Europa soltanto nella seconda metà del 1500, le patate sono tuberi che si contraddistinguono dagli altri vegetali. Appartegono alla famiglia delle Solanaceae, come pomodori, peperoni e melanzane. Tuttavia nonostante il volume d’acqua, non si possono definire un ortaggio.
Per di più, le verdure generalmente nella loro composizione presentano zuccheri semplici. Al contrario le patate contengono amido, pari al 18%. Pertanto è considerata alla stregua di cereali e derivati, tanto che viene raccomandato di consumare o uno o l’altro all’interno dello stesso pasto.
Le patate presentano un alto indice glicemico, addirittura superiore al pane e alla pasta. Alcune pratiche di cottura della patata però aiutano a controllare la glicemia dopo un pasto. Se da un lato la cottura rende l’amido digeribile, dall’altro il raffreddamento favorisce il rallentamento dell’assorbimento di glucosio. Pertanto, parte dell’amido della patata torna nella sua struttura non digeribile, ostacolando l’azione degli enzimi digestivi.
Anche il consumo della patata con la buccia contribuisce a mantenere sotto controllo la glicemia. La fibra presente in essa, oltre a contenere molti dei micronutrienti della patata, attutisce a livello intestinale un massivo assorbimento di glucosio. Basterà lavarla bene con l’acqua, per eliminare i residui di terreno, prima di cuocerla in uno dei tanti modi cui si presta.
Un occhio anche alle calorie, una porzione di patate bollite fornisce 170 kcal, arrosto 300 kcal e fritte 370 kcal.
Oltre a rappresentare una fonte di carboidrati, la patata contiene quantità interessanti di vitamine e minerali. Una porzione copre quasi un terzo del fabbisogno giornaliero di potassio. Inoltre, la coltivazione delle patate in terreni ricchi di selenio determina una maggiore concentrazione del minerale al loro interno.
Tutte le caratteristiche nutrizionali e i suggerimenti di preparazione sopra elencati sono validi anche per la patata dolce o americana, che in realtà appartiene ad un’altra famiglia botanica, quella delle Convolvulaceae. La varietà Ipomoea batatas che presenta la buccia e la polpa viola si differenzia per il suo contenuto di antociani, carotenoidi e vitamina A. Antociani e carotenoidi sono fitocomposti, vale a dire composti presenti nelle piante, che sempre più ricerche scientifiche dimostrano giocare un ruolo nel mantenimento dello stato di salute. Per di più in studi di laboratorio, gli antociani sembrano influenzare anche i geni dell’invecchiamento promuovendo la longevità, scoraggiando malattie cardiovascolari e oncologiche.
Una o due volte a settimana le patate possono sostituire una fonte di cereali, meglio se si consumano lesse e poi raffreddate e/o cotte con la buccia. Le patate viola poi apportano interessanti fitocomposti!