Mandorle Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Parte edibile (%) | 24 |
Energia (kcal): | 628 |
Acqua (g) | 5,1 |
Proteine (g): | 22 |
Lipidi (g): | 55,3 |
Saturi totali (g): | 4,5 |
Monoinsaturi totali (g): | 39,4 |
Polinsaturi totali (g): | 10,8 |
Carboidrati disponibili (g): | 4,6 |
Zuccheri solubili (g): | 3,7 |
Fibra totale (g): | 12,7 |
Mandorle Valori nutrizionali per 100 g di parte edibile | |
Fosforo (mg): | 550 |
Magnesio (mg): | 264 |
Calcio (mg): | 240 |
Ferro (mg): | 3 |
Selenio (µg): | 1,5 |
Vit. E ATE (mg): | 26 |
Prunus dulcis è il nome scientifico attribuito al mandorlo, pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee. Originario dell’Asia centrale, viene conosciuto dai Greci a partire dal IV secolo prima di Cristo, per arrivare ai Romani nel I secolo dopo Cristo. Ma è solo nel XVI secolo che approda negli Stati Uniti, il paese che attualmente ne detiene il primato di produzione a livello mondiale.
Il frutto è una drupa contenente il seme che rappresenta la parte edibile. Questo è composto da più del 50% di grassi, circa il 20% sono proteine e ha ben il 12% di fibra. Ottima fonte di numerosi minerali, tra cui spiccano calcio, magnesio e fosforo. La protagonista delle vitamine è sicuramente la vitamina E, antiossidante utile a proteggere le membrane cellulari dall’attacco dei radicali liberi e raccomandata da assumere attraverso gli alimenti, dal Ministero della Salute durante l’inverno poiché in grado di rafforzare il sistema immunitario.
Concentrandosi esclusivamente sul contenuto calorico e il quantitativo di grassi delle mandorle si rischia di incappare in errori di valutazione. Contrariamente a quanto si può pensare, sono a tutti gli effetti alleate della linea grazie alle fibre che forniscono senso di sazietà e, addirittura, utile per chi ha bisogno di perdere chili in eccesso. Secondo uno studio Americano condotto su soggetti a dieta, associare il consumo di mandorle alla dieta ipocalorica garantisce una riduzione della circonferenza vita e del tessuto adiposo addominale, oltre alla normale perdita di peso.
Quanto ai grassi, gli insaturi la fanno da padrone. Numerosi studi hanno evidenziato come privilegiare questa tipologia di acidi grassi, a scapito dei saturi, giochi un ruolo fondamentale nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Le strategie per aumentarne il consumo sono innumerevoli. Si può tenere una bustina in ufficio per consumarle come spuntino, o aggiungerle alle insalate o macedonie di frutta o, ancora, macinarle per impanare o gratinare le pietanze.